Calendarizzare il prima possibile un tavolo di confronto tra i rappresentanti degli ambulanti e Regione Lombardia. Obiettivo: provare a dare risposte e trovare soluzioni alle richieste di uno dei comparti più colpiti dalle ricadute economiche del Covid. Ad esempio, un contributo regionale una tantum. Lo chiede Raffaele Straniero, consigliere regionale del Pd e capogruppo dem in IV Commissione Attività produttive, con una lettera inviata all’assessore regionale allo Sviluppo Economico Guidesi.
“Senza mai giustificare le violenze e ben lontani da chiunque fomenti scontri e divisioni, non possiamo non prestare attenzione e ascolto alle legittime rivendicazioni di una delle categorie tra le più esposte in questo anno di pandemia – fa presente Straniero –. A causa delle restrizioni di vendita, durante la zona rossa, nei mercati settimanali e di quartiere e per il divieto di organizzare fiere e sagre, la maggioranza degli ambulanti non lavora da quasi un anno. Salvo i banchi di alimentari e di vestiti per bambini, tutti gli altri sono costretti all’inattività con pesanti ricadute. E i ristori del Governo, anche se opportuni, non hanno contribuito in modo sufficiente a coprire le perdite di fatturato”.
Per questo, secondo il consigliere dem, sarebbe opportuno che “Regione Lombardia convocasse le parti in causa e provasse a studiare una ripartenza su due fronti. In primis su quello delle riaperture: i mercati all’aperto, se ben organizzati, non rappresentano un rischio di contagio superiore rispetto a un supermercato al chiuso. Quindi, con percorsi larghi, mascherine, distanziamento e igienizzanti ai banchi, si potrebbe pensare a una ripresa delle attività in sicurezza e in tempi brevi. Sul versante economico, invece, sarebbe opportuno che Regione Lombardia provasse, come già in parte fatto lo scorso anno, a reperire risorse per costituire un fondo regionale di sostegno per tutti gli ambulanti che sono rimasti inattivi a lungo”.
Milano, 7 aprile 2021