Che la Lombardia da sola non ce la faccia a portare avanti in tempi rapidi la campagna vaccinale anticovid ormai è evidente a tutti. Tanti i disservizi denunciati dal Partito democratico. Solo il week-end scorso, all’ospedale Sant’Anna di Como, dove erano pronte 700 dosi, non c’era nessuno in fila perché non erano partiti gli sms di convocazione. Stessa scena all’Hub vaccinale di Cremona Fiere, dove erano previste 550 vaccinazioni. Anche al San Gerardo di Monza non erano stati comunicati gli appuntamenti ma sono arrivate centinaia di persone grazie al passaparola. Tutti vaccinati, ben oltre l’orario previsto, grazie agli operatori sanitari che ogni giorno tappano le falle della Regione. Non è andata meglio in provincia di Varese, dove al centro vaccinale di Cittiglio, come era già capitato nei primi giorni di marzo, sono state convocate solo 19 persone, mentre le dosi disponibili erano 120. “Oltretutto- sottolinea il capodelegazione del Pd in Commissione sanità, Samuele Astuti– delle 19 convocate alcune avevano già avuto il covid da poco tempo e quindi non potevano ricevere il vaccino. Questo perché prima di far partire le chiamate nessuno aveva controllato il fascicolo sanitario”.
Se le convocazioni sono nel caos perché il sistema è in tilt e di conseguenza la percentuale di over 80 vaccinati resta, come ha detto il direttore welfare in audizione in Commissione sanità, ferma al 50% di coloro che ne hanno fatto richiesta, non va meglio con il rispetto delle priorità. Questa settimana in provincia di Cremona è stata scoperta una nuova irregolarità. “Amministratori comunali, dipendenti e collaboratori del Comune di Sospiro – denuncia il consigliere regionale Matteo Piloni – sono stati contattati personalmente, in barba ad ogni priorità, per ricevere il vaccino presso la RSA Fondazione Sospiro. Di fronte alla mia denuncia la vicepresidente Moratti e il direttore generale Pavesi hanno negato che questo fosse accaduto, quando in realtà alcuni si sono addirittura vantati sulle chat per il vaccino fatto e il presidente della Fondazione Giovanni Scotti ha implicitamente ammesso le chiamate, affermando che la vaccinazione dei consiglieri comunali ‘per ora è stata sospesa’ . Una stortura, bloccata solo per la mia denuncia, che suonava come uno schiaffo ai tanti che hanno diritto al vaccino e ancora non l’hanno ricevuto”.
Del resto il presidente del Consiglio Mario Draghi ha dovuto arrivare a fare un aspro richiamo alle Regioni che danno priorità ad altre categorie rispetto agli over 80. E la Lombardia, come dimostra anche il caso di Cremona, è sicuramente fra queste. “Anche nell’ultima seduta della commissione Sanità – ricorda Astuti – era in programma la discussione di una mozione della maggioranza che chiedeva di privilegiare l’ennesima categoria non prevista dalle direttive nazionali, come era già accaduto più volte in consiglio. Il mancato rispetto delle priorità – aggiunge – è facilitato anche dal fatto che la Regione non ha criteri univoci e chiari per i riservisti, ossia coloro che possono essere chiamati nel caso restino dosi residue, e quindi ciascuna Asst segue propri criteri, difficili da verificare”.
L’emergenza continua e in Lombardia c’è davvero bisogno d’aiuto.
“Fontana, Moratti e Bertolaso non sono in grado di gestire il piano vaccinale anti Covid – attaccano il segretario regionale del Pd Vinicio Peluffo e il capogruppo in consiglio regionale Fabio Pizzul – Occorre che ne prendano atto e chiedano subito al commissario nazionale, generale Figliuolo, di affiancarsi alla Regione per supplirne le carenze e rimediarne gli errori, anche utilizzando in modo massiccio l’esercito e la protezione civile”.
“Bisogna vaccinare tutti gli anziani e i soggetti fragili, recuperando il tempo perduto, e poi procedere con le altre categorie, secondo le priorità indicate a livello nazionale – continuano gli esponenti dem, annunciando che depositeranno una mozione in merito -. Anche il passaggio da Aria a Poste deve essere accelerato per poter essere pronti alla campagna vaccinale massiva”
Sulla necessità dell’intervento del generale Figliuolo e del capo della Protezione civile Curcio e del coinvolgimento dei sindaci nella campagna vaccinale si è espressa anche, a seguito di una riunione con i responsabili regionali, la segreteria nazionale del Pd.
RedazioneN7ggPd