“L’epidemia corre e, di fronte a provvedimenti del genere, occorre essere compatti, per il bene di tutti i lombardi, soprattutto i più fragili, ma ciò non toglie che chiudere le scuole dall’oggi al domani è una follia. Una decisione tanto improvvisa crea disagi consistenti per tutti gli studenti e per le loro famiglie. E che ne è delle polemiche di Fontana e della Lega sulle decisioni del Governo, ritenute irrispettose dei cittadini perché troppo a ridosso delle restrizioni? Scopriamo, poi, grazie a un articolo del Post, che la scorsa settimana la Lombardia sarebbe stata in zona gialla con numeri reali da zona arancione. La causa è sempre la stessa: la scarsa qualità dei dati inviati dalla Regione all’Istituto superiore di sanità con l’indice Rt pesantemente sottostimato. Siamo ancora e sempre a rincorrere l’epidemia e la sensazione di non aver imparato nulla da un anno a questa parte ci spaventa: possibile che la Regione Lombardia di Fontana e Moratti continui a fornire dati interpretati in modo scorretto che incidono così pesantemente sulla vita di tutti noi? E vedremo se i dati del monitoraggio settimanale dell’ISS non ci faranno piombare in zona rossa”.
È con queste parole che il consigliere regionale del Pd Matteo Piloni commenta l’ordinanza del presidente della Giunta regionale Attilio Fontana che decreta dalla mezzanotte la zona arancione rafforzata su tutta la Lombardia.
“Questa giunta, oltre che per la pessima gestione, si distingue ancora una volta per il suo tempismo sbagliato, arriva sempre in ritardo – aggiunge il consigliere dem – I test rapidi che avevamo chiesto per le scuole lo scorso novembre sono stati messi a disposizione solo in questi giorni, quando ormai le varianti non li rendono più affidabili e infatti domani le scuole chiuderanno”.
“Gli anziani – prosegue – non ricevono i messaggi per le prenotazioni, ma quelli di scuse, eppure i vaccini ci sono: ne sono stati utilizzati 700mila su un milione a disposizione. Come mai?”
“Un altro milione di vaccini arriverà prossimamente – avverte Piloni – ma bisogna muoversi velocemente e in maniera più efficace, organizzando i centri vaccinali, ma anche effettuando più tamponi per un maggiore tracciamento e contenimento di tutte le varianti e mettendo in sicurezza i nostri ospedali”.
“È un anno che diciamo queste cose, ma ci ritroviamo ancora in questa situazione e a pagarne le conseguenze sono sempre gli stessi: i più piccoli, i ragazzi, gli insegnanti, le famiglie, i lavoratori”.
Milano, 4 marzo 2021