Vaccini antiCovid, Girelli: “Al disastro del primo giorno di adesioni si deve rispondere con macchina organizzativa che coinvolga enti locali”
La peggiore delle previsioni era forse più rosea: il primo giorno di adesioni – nemmeno di prenotazioni – per la vaccinazione anticovid per i cittadini over 80 è andato male, di più è stato un disastro. Perché il meccanismo pensato e messo a punto era inadeguato. E’ incredibile come in Regione abbiano sottovalutato, anche questa volta, le aspettative dei lombardi. Eppure si prevedeva che le richieste sarebbero state altissime. Che il sito avrebbe potuto avere problemi per l’enormità degli accessi, che le compagnie telefoniche avrebbero potuto avere un sovraccarico di lavoro. C’è stato un errore di valutazione e di strategia che ha ben poche giustificazioni. Da mesi andiamo dicendo che serviva una campagna di comunicazione diffusa, capillare, massiccia per informare i cittadini.
Quello che oggi preoccupa è che, per la seconda volta consecutiva, Regione Lombardia, di fronte a numeri importanti, non riesce a gestire le richieste. E’ successo con la drammatica sottovalutazione dell’importanza del vaccino antinfluenzale, accade oggi con le adesioni che anticipano le prenotazioni. E siamo solo all’inizio, perché la vera vaccinazione di massa non è ancora stata approntata. Pensare di immunizzare milioni di persone è un’impresa ciclopica. Immaginare di raggiungere la popolazione anziana della Lombardia, che non vive solo nelle città di pianura, è sicuramente complicato. Per questo da tempo chiediamo che ci sia una convergenza tra Regione ed enti locali. Perché solo una grande e potente macchina organizzativa ci porterà a superare questo difficile periodo.
Gianni Girelli
Presidente Commissione regionale d’inchiesta Covid19