VACCINI ANTICOVID, ORSENIGO (PD): “UN VERO PIANO VACCINALE ANCORA NON C’È. SERVE CHIAREZZA. A COMO MANCANO INFERMIERI: URGENTE UN PIANO DI ASSUNZIONI PER UN SISTEMA SANITARIO FORTE ”
“Questa mattina Letizia Moratti ha annunciato che il 24 febbraio inizierà la campagna vaccinale per gli over-80 e altre categorie, presentando un piano a cui mancano ancora parecchi dettagli” così il consigliere regionale del Pd Angelo Orsenigo commenta le dichiarazioni dell’assessore al Welfare e vicepresidente di Regione Lombardia che oggi ha presentato, in aula e alla stampa, le iniziative riguardanti la prossima campagna vaccinale. Campagna il cui inizio era stato annunciato, la scorsa settimana in commissione Sanità, non prima del 25 marzo, in ritardo rispetto alle altre regioni.
“Mancano solo 22 giorni – sottolinea Orsenigo – ma non c’è indicazione sul piano organizzativo, chi contatterà gli anziani, quali strutture saranno utilizzate per i vaccini, quale personale sarà messo a disposizione. Gli over 80 sono 700mila persone di cui 620mila pazienti cronici, tra i più esposti alle conseguenze del Covid. E anche le altre categoria ad oggi non sanno nulla. Il quadro non è rassicurante. Non possiamo sbagliare. Non dobbiamo sbagliare”.
“Tutto quello che ha saputo fare di nuovo l’assessore Moratti è richiamare Bertolaso che, di fatto, va a commissariare l’attuale struttura welfare. Chiediamo quindi all’assessore Moratti di presentare in Commissione sanità un Piano vaccinale anticovid che faccia chiarezza su organizzazione e responsabilità”.
“La campagna vaccinale è senza dubbio una priorità assoluta. Non possiamo e non dobbiamo dimenticarci però che il sistema sanitario regionale ha urgente bisogno di una riforma sostanziale che possa offrire delle soluzioni alle severe criticità emerse durante il Covid – aggiunge Orsenigo che conclude – Proprio su questo punto, è di oggi la notizia che a Como mancano 381 operatori sanitari rispetto al 2014. Una mancanza enorme che richiede un intervento occupazionale urgente. Vaccinare è la parola d’ordine ma una volta sconfitto il Covid non possiamo tornare a un sistema sanitario debole, come se non avessimo imparato nulla dall’anno drammatico appena concluso”.
Milano, 2 febbraio 2021