SCUOLA, ORSENIGO (PD): “INACCETTABILE RINVIARE L’APERTURA: DECISIONE CHE PROVA L’INCOMPETENZA DI CHI GOVERNA LA LOMBARDIA. COSA HA FATTO REGIONE PER ASSICURARE IL RIENTRO A SCUOLA?”.
istru, gli studenti lombardi delle scuole superiori sono ormai a casa da un anno, dall’inizio della pandemia. Una situazione che secondo il consigliere regionale del Partito Democratico, Angelo Orsenigo, è inaccettabile: “Non solo avrà pesanti ripercussioni sulla formazione e sul benessere di migliaia di ragazze e ragazzi. Ma ancora una volta tradisce la disarmante incompetenza di chi governa la regione il cui fallimento è certificato da un indice di positività schizzato al 13,7% nelle scorse ore”.
“Cosa ha fatto Regione Lombardia per fare prevenzione seria e assicurare la riapertura delle scuole superiori a gennaio? – si chiede il consigliere comasco – Poco e niente se la decisione del presidente Fontana è stata quella di far saltare tutto all’ultimo minuto con una banale nota stampa serale. Così sono stati mandati all’aria sforzi di mesi di territorio, sindaci, docenti e trasporto pubblico per poter riaprire in sicurezza. È inammissibile che si giochi così alla leggera con il futuro e il benessere degli studenti”.
Proprio il nodo dei trasporti, sollevato nei giorni scorsi dal consigliere, dimostra la mancanza di preparazione di Regione al rientro sicuro in classe: “Sulle linee Trenord che servono gli istituti scolastici del comasco, monzese e milanese abbiamo corse ridotte, posti dimezzati e rischio di assembramenti. Regione Lombardia è arrivata totalmente impreparata”.
“Il presidente Fontana dice di volersi prendere del “tempo” per ulteriori valutazioni. Ma di tempo ce n’è stato: le scuole sono chiuse da mesi – continua il consigliere – per una giunta che decide a cuor leggero di tenere i ragazzi chiusi in casa, senza socialità ad alienarsi dietro a uno schermo, la continuità scolastica non è una priorità. Forse è più importante è il balletto delle poltrone del rimpasto per salvare la faccia, sparigliando le carte e nascondendo le responsabilità degli ultimi mesi”.
L’emergenza sanitaria non può essere un pretesto per nascondere la gravità della decisione, secondo Orsenigo che conclude: ”Chi governa la Lombardia non può alzare le braccia e nascondersi dietro la scusa dell’emergenza sanitaria. A un anno di distanza dall’inizio della pandemia, l’emergenza è diventata quotidianità. Una quotidianità che doveva essere governata con misure di prevenzione serie e tese a riaprire le scuole in sicurezza. Blindare le classi senza nemmeno pensare a delle alternative è invece l’inaccettabile gestione ordinaria della situazione”.
Milano, 8 gennaio 2021.