Con la recrudescenza dei contagi da Covid19, prevista e prevedibile, e con la stagione influenzale alle porte, la Lombardia non ha ancora una chiara pianificazione vaccinale. Non solo nella tempistica, ma soprattutto nella capacità di copertura: a fronte di una stima di circa 5 milioni di cittadini che avrebbero diritto e bisogno di un’immunizzazione dai virus dell’influenza soprattutto quest’anno, la Regione ha acquistato solo 2,8 milioni di vaccini (il numero è complessivo delle dosi per adulti e bambini).
Se da questi dati tentiamo una proporzione per la nostra provincia, che da sola rappresenta il 10 per cento degli abitanti dell’intera regione, le vaccinazioni previste – circa 280mila – sono ampiamente sottodimensionate rispetto alla popolazione. Basta leggere i numeri e fare le somme. Se complessivamente i minori bresciani tra 0 e 18 anni sono 227.326 (i bambini tra 0 e 6 anni sono 74.387) e gli over 60 sono 355.326, è del tutto evidente che già così la copertura prevista è insufficiente. Soprattutto perché mancano all’appello tutti gli altri che avrebbero diritto alla profilassi, ovvero le persone fragili tra 6 e 59 anni, le forze dell’ordine e gli operatori sanitari.
Ai ritardi e alla sottostima dei numeri per la profilassi, si aggiunge la deplorevole gestione di ben 10 gare per l’acquisto di cui la metà non andate a buon fine per errori nel prezzo a base d’asta, per revoche e mancanza di offerte. La Lombardia alla fine è arrivata a pagare fino a 26 euro a dose, una cifra 5 volte superiore a quella spuntata da altre regioni.
La nostra Provincia è stata duramente colpita nei mesi più bui della pandemia. Senza una chiara strategia, siamo molto preoccupati per le settimane che ci aspettano.
Gianni Girelli
Consigliere regionale PD
Milano, 8 ottobre 2020