Regione Lombardia si vergogna a destinare le mascherine pannolino ai lombardi, le paga una seconda volta e le spedisce in Kazakistan
Il bluff delle mascherine pannolino continua. Acquistate a marzo, in piena emergenza Covid, da Aria Spa, la partecipata dalla Regione centrale unica di acquisto, dall’azienda Fippi per 8,1 milioni di euro, si rivelarono ben presto inutilizzabili e finirono abbandonate in un magazzino, a Rho. Dei 18 milioni di pezzi acquistati ne restavano nel frattempo 12 milioni e solo ora la Regione è tornata a occuparsi di loro. Con 2 delibere del 7 settembre scorso, Fontana ha stabilito che un milione di mascherine saranno donate al Kazakistan e altre 500 mila saranno date ad Areu, l’Agenzia regionale emergenza sanitaria. Solo che per fare questo la Regione ripaga ad Aria Spa, a cui aveva già prestato i soldi per comprare i 18 milioni di mascherine, un milione e mezzo di pezzi, per un totale di 823.500 euro che sono presi dal capitolo “Acquisto di beni per aiuti umanitari internazionali”.
“E’ questa – commenta il consigliere regionale del Pd Pietro Bussolati – l’ennesima dimostrazione dello stato di confusione della giunta leghista. Si vergognano a distribuire agli operatori sanitari le mascherine pannolino di cui un tempo si vantavano, cercando di spedirle altrove e ora i contribuenti lombardi sono costretti a ripagarle ad una partecipata della Regione stessa. Facevano polemica sui Dpi inviati dalla Protezione civile ma sono crollati sulle loro stesse bugie”.
redazione