“Sono numerose e diversificate le proposte che come gruppo regionale del Partito democratico abbiamo presentato durante l’assestamento al bilancio per sollecitare la giunta lombarda sulla mobilità sostenibile che in questo momento ha bisogno di essere sostenuta più che mai, non solo per l’esigenza di migliorare la qualità dell’aria che respiriamo, ma anche per il lockdown e il distanziamento che hanno cambiato le abitudini e le necessità dei cittadini. Purtroppo, però, numerose sono state anche le nostre delusioni”. Così le consigliere regionali del Pd Paola Bocci e Antonella Forattini, rispettivamente in commissione Trasporti e Ambiente, commentano l’esito delle votazioni in aula consiliare.
“La Regione Lombardia purtroppo non si è mostrata molto sensibile sull’argomento, perché ha bocciato tutti i nostri emendamenti che chiedevano maggiori incentivi per la costruzione di velostazioni, fondi per un bando per la progettazione, la realizzazione e la messa in sicurezza di piste e corsie per i comuni più piccoli e incentivi integrativi a quelli del governo per l’acquisto di bici destinati alle famiglie che vivono in comuni sotto i 50mila abitanti” spiegano le consigliere riferendosi alla bocciatura di tutti gli emendamenti e di un ordine del giorno specifico sulla mobilità dolce che chiedeva un piano di revisione della mobilità generale, facendo attenzione a salvaguardare il servizio pubblico e collettivo.
“Non basta finanziare singoli interventi che possono far piacere ad alcuni comuni più che ad altri, ma occorre una visione complessiva e d’insieme” lamentano le consigliere che poi passano alla notizia, si spera, buona.
“Solo un piccolo segnale è pervenuto con l’approvazione del nostro ordine del giorno a sostegno della ciclabilità e della mobilità intermodale – aggiungono – che non impegna, ma soltanto ‘invita’ la giunta a promuovere, sviluppare e implementare il sistema intermodale di mobilità, facilitando l’uso del treno da parte dei passeggeri che usano la bici, perché possano continuare a viaggiare in sicurezza, attraverso azioni mirate come la predisposizione di convogli appositi, la costruzione di parcheggi sicuri presso le stazioni, ma anche sostenendo le iniziative di Bike Sharing, Bike Pooling e Bicibus dei singoli comuni. Ricordiamo che il divieto ancora vigente in molte tratte, di portare le bici sul treno, non è certo una soluzione, soprattutto per coloro che la utilizzano come strumento di lavoro, come i Riders”.
Milano, 30 luglio 2020