“L’emergenza Covid ha generato nei nostri territori molte altre emergenze. Tra queste, oltre ai problemi causati dalle gravi carenze dei servizi territoriali, sicuramente ci sono le lunghissime liste d’attesa diventate impossibili a causa di tutte le visite, gli esami diagnostici e le prestazioni sanitarie non eseguite nei mesi del lockdown. Un grave problema che sta mettendo a rischio la salute dei cittadini e che va quindi affrontato immediatamente”.
Il consigliere regionale del PD Matteo Piloni interviene in merito a due proposte presentate dal gruppo del Pd e approvate durante la discussione sull’assestamento del bilancio regionale.
“Abbiamo proposto e ottenuto un impegno della Regione a predisporre un piano straordinario per recuperare entro la fine di novembre le prestazioni ambulatoriali e chirurgiche sospese nel periodo della pandemia, prevedendo il prolungamento degli orari giornalieri e l’estensione al sabato e alla domenica dell’attività sanitaria in tutte le strutture, a cui fare fronte con l’arruolamento di personale medico e infermieristico dedicato interamente a questa attività – spiega Piloni – Secondo i dati di CREMS Lombardia dell’Università Cattaneo, sarebbero 18 milioni le prestazioni sanitarie rinviate a causa dell’emergenza Covid,. Si tratterebbe, tra l’altro, di 2,2 milioni di esami diagnostici, 7,8 milioni di esami di laboratorio, oltre un milione di visite cardiologiche e 161mila controlli oncologici”.
“È stato approvato anche un altro ordine del giorno – aggiunge Piloni – che invita la giunta lombarda a istituire in ogni provincia, a partire da quelle che hanno più sofferto per la pandemia, un presidio territoriale che rafforzi l’offerta sanitaria necessaria a fronteggiare l’emergenza epidemiologica. Abbiamo, inoltre, chiesto, di varare un piano di assunzioni in grado di garantire su tutto il territorio servizi di prossimità, dalla prevenzione alla diagnostica, alla riabilitazione fisica e psichica”.
“L’emergenza sanitaria ha mostrato drammaticamente la debolezza dei servizi sanitari territoriali in Lombardia, mentre il Governo, con il Decreto Rilancio, ha disposto l’adozione da parte delle Regioni di piani di potenziamento e riorganizzazione della rete assistenziale che possa garantire sorveglianza attiva in collaborazione con i medici di medici di base e le Usca (le unità speciali di continuità assistenziale) e per questo ha stanziato ingenti risorse. Ora tocca alla Regione Lombardia” conclude il consigliere dem.
Milano, 29 luglio 2020