“Fare rete contro la mafia, fare cultura della legalità, lavorare sulle nuove generazioni”, queste, secondo il Gruppo regionale del Pd, le linee che devono guidare la lotta a ogni forma di criminalità organizzata, partendo dai più giovani, i figli delle ‘famiglie’ mafiose. Lo ha detto Angelo Orsenigo, consigliere regionale del Pd, intervenendo durante la discussione della risoluzione, discussa e approvata stamattina in consiglio regionale, relativa al Progetto ‘Liberi di scegliere’ che intende “assicurare una concreta alternativa di vita ai soggetti minorenni provenienti da famiglie inserite in contesti di criminalità organizzata o che siano vittime della violenza mafiosa e ai familiari che si dissociano dalle logiche criminali”, come recita il documento.
“Lo strumento lo abbiamo: è la legge regionale 17 del 2015, in cui l’intento di Regione Lombardia è di mettere in atto qualsiasi azione a contrasto della criminalità organizzata. E proprio su questa falsariga abbiamo deciso di lavorare sulla risoluzione che votiamo oggi – ha fatto presente Orsenigo –. Con questo atto intendiamo tutelare le persone che sono vittime di famiglie intrinseche a un percorso di vita mafiosa. Vogliamo, insomma, salvaguardarle, e se il movimento è partito dalla Calabria, perché è lì che sentono particolarmente il fenomeno, anche in Lombardia, dove non va assolutamente sottovalutato, bisogna muoversi su questo fronte”.
Lo spirito che anima la risoluzione, per il consigliere dem è chiaro: “Non c’è solo un attore che lavora a favore di questo intervento sui soggetti più deboli del percorso di vita mafioso, ma tante persone che fanno rete insieme. E facendo rete contro la mafia, facendo cultura della legalità, interveniamo sulle nuove generazioni, offrendo loro un percorso che salva chi inconsapevolmente nasce in famiglie che hanno problemi di mafia, permettendogli di crescere in un ambiente diverso rispetto a quello in cui si sono trovati”.
Milano, 16 giugno 2020