“Dieci mila nuovi ettari di verde in più in Lombardia. È la proposta di legge che abbiamo presentato lo scorso novembre e che in queste settimane sta cominciando finalmente a prendere piede. Nella legge di revisione normativa ordinamentale che abbiamo iniziato a discutere ieri è stata inserita una norma che promuove la realizzazione, entro il 2035, di almeno dieci mila ettari di nuovi boschi e di sistemi forestali multifunzionali. Io avevo proposto il 2030, ma la mediazione è stata trovata aggiungendo 5 anni”.
È quanto dichiara il consigliere regionale PD Matteo Piloni in merito a una norma che va a modificare il testo unico in materia di agricoltura, foreste, pesca e sviluppo rurale (la legge regionale 31 del 2008) e che è stata inserita nella prima legge di revisione normativa ordinamentale del 2020 la cui discussione, iniziata ieri, si concluderà martedì prossimo.
“È stato accolto, inoltre, un mio emendamento che prevede, tra gli interventi da realizzare, una scaletta di priorità – spiega il consigliere dem -: la definizione degli interventi finanziabili quali boschi, siepi, filari, aree umide, marcite, aree di regimazione delle acque, rinaturalizzazione del reticolo idrico; il mantenimento e valorizzazione della produttività agricola e della sua qualità; ove possibile, il coinvolgimento di ERSAF, Distretti Rurali e Consorzi Forestali; le previsioni delle pianificazioni forestali vigenti; la messa in atto, infine, di azioni non previste nell’ambito di altre misure di sostegno”.
“Nella mia proposta si faceva anche esplicito riferimento a prevedere forme di incentivi per i privati per la fornitura di servizi ecosistemici, in conto capitale o a pagamento annuale, attraverso una programmazione pluridecennale – aggiunge -in quanto, per raggiungere l’obiettivo, non è possibile muoversi solo attraverso bandi, ma servono anche altre forme di incentivi. Purtroppo, questo passaggio non è stato accolto”.
“Si tratta comunque di un altro piccolo passo avanti che inserisce tra le azioni da perseguire anche quelle di finanziare siepi, filari e marcite, così da accrescere la biodiversità nei nostri territori” conclude Piloni.
Milano, 20 maggio 2020