Il Partito democratico ha ottenuto dei fondi per la rimozione dell’amianto nell’ambito degli impegni previsti dagli ‘Interventi per la ripresa economica’ approvati, questo pomeriggio, dal consiglio regionale della Lombardia.
“Grazie all’ordine del giorno che abbiamo presentato come gruppo PD, abbiamo impegnato il presidente della Giunta regionale e l’assessore competente a destinare una quota adeguata delle risorse a disposizione del fondo ‘Interventi per la ripresa economica’ al risanamento degli edifici e dei siti pubblici contenenti amianto”, fa sapere Raffaele Straniero, consigliere regionale del Pd.
“Un tema che abbiamo sempre seguito attentamente per la sua rilevanza e che pure rappresenta un’emergenza sanitaria per la nostra regione – spiega Straniero – e vista l’importanza del piano di investimenti approvato per 3 miliardi, era altrettanto importante considerare la rimozione dell’amianto fra gli obiettivi prioritari”.
Nell’odg si ricorda che in Italia sono tuttora presenti circa 40 milioni di tonnellate di amianto. In Lombardia si calcola una presenza di coperture di cemento amianto per oltre 2 milioni di metri quadri di cui oltre un quarto nelle zone di Milano e Monza Brianza. I siti sono spesso edifici abbandonati o che necessitano di una adeguata messa in sicurezza. La Regione, dal canto suo, in attuazione del programma regionale di gestione dei rifiuti, persegue l’obiettivo del risanamento delle strutture e dei siti contenenti amianto, sia per quanto riguarda il patrimonio pubblico, sia per quanto riguarda quello privato, e anche nel corso del 2019 ha indetto un bando per l’assegnazione di contributi ai cittadini per la rimozione di coperture e di altri manufatti in cemento-amianto da edifici privati.
“L’obiettivo del nostro ordine del giorno è di puntare ad azzerare la presenza dell’amianto nelle strutture pubbliche, così come previsto dal Piano regionale e dai bandi che ne sono seguiti, oltre che dal recente Addendum al Piano operativo ambiente del Governo che conta di bonificare siti e coperture entro il 2025”, conclude il consigliere Pd.
Milano, 4 maggio 2020