“Sulla cassa in deroga Fontana non accampi scuse: gli ‘inghippi’ li ha avuti solo la Lombardia che oggi è cenerentola in Italia per numero di domande già in pagamento. Regione Lombardia ha inviato con molto ritardo le domande all’INPS e fino a due giorni era a quota 8mila sulle oltre 60mila ricevute dalle aziende. Il Lazio, per dire, le ha già processate tutte, e infatti in quella regione già seimila lavoratori hanno ricevuto la cassa in deroga, contro i 63 lavoratori lombardi. L’anticipazione sociale è frutto di un accordo del Governo con le parti sociali e le imprese bancarie, non una concessione della Giunta Fontana, ma l’anticipazione ha comunque un tetto che rischia di essere superato per colpa dei ritardi della Regione. La lentezza e la burocrazia di Regione Lombardia lasciano senza risorse i lavoratori lombardi e a pagare sono i lavoratori che non si vedono accreditare il sussidio. Se si vuole scoprire dove sono gli inghippi è facile: citofonare Fontana’’.
Lo dichiara il consigliere regionale del PD Pietro Bussolati rispondendo alle dichiarazioni rilasciate oggi dal presidente Attilio Fontana durante la trasmissione Aria Pulita dell’emittente 7Gold in merito ai ritardi dell’erogazione della cassa in deroga ai lavoratori delle piccole e piccolissime imprese della Lombardia.
Milano, 30 aprile 2020