Astuti (Pd): “Regione d’accordo nel rivedere gli strumenti, ma boccia la nostra mozione”
“Dote unica lavoro e Garanzia giovani sono due strumenti di Regione Lombardia per chi è in cerca di occupazione, di estrema importanza, ma vanno apportati dei miglioramenti. Lo pensa anche l’assessore al Lavoro Rizzoli, ma quando si tratta di votare una nostra mozione in questo senso, la boccia sonoramente. Davvero incomprensibile”, è il commento di Samuele Astuti, consigliere regionale del Pd e capogruppo in IV Commissione Attività produttive, dopo la discussione e il voto sull’atto, avvenuti questo pomeriggio durante la seduta d’Aula.
“Nella mozione chiedevo di reintrodurre il monitoraggio settimanale sintetico relativo sia alla Dote che alla Garanzia e questo per una questione di trasparenza – entra nel dettaglio Astuti –. Inoltre, volevo impegnare la Giunta a rivedere il nuovo modello di profilazione dei disoccupati che assegna automaticamente alla fascia 1 soggetti che hanno attivato la cosiddetta Comunicazione obbligatoria per brevissimi periodi di lavoro o tirocinio. Era fondamentale mettere mano alla modifica di questo requisito perché di fatto penalizza proprio coloro che hanno più bisogno. E la contrazione dell’utilizzo delle risorse è la dimostrazione pratica che questi strumenti non vengono usati più quanto un tempo, proprio perché non funzionano in modo così efficiente”.
Infine, la mozione impegnava presidente e assessore a rendere regolare sia il flusso di rendicontazione che di liquidazione di Dul e Gg, cioè un aspetto tecnico, ma necessario. “L’assessore Rizzoli ha risposto che sono tutti aspetti sottoposti alla sua attenzione e vanno dunque rivisti – conclude Astuti –. Cioè, è chiaro a Regione Lombardia che questa è la strada da seguire per rendere ancora utili ed efficaci questi due strumenti. Eppure, ci è stato detto che, se la mozione non fosse stata ritirata, la maggioranza di centrodestra l’avrebbe bocciata. Ci chiediamo il motivo, visto che siamo tutti d’accordo su quanto c’è da fare per coloro che, giovani e meno giovani, stanno cercando un lavoro”.
Milano, 4 febbraio 2020