È ancora in situazione di precarietà il servizio odontoiatrico per pazienti con problemi psichici, deficit intellettivi e sensoriali ospitato dentro il Presidio ospedaliero di Carate Brianza. E questo nonostante alcuni impegni presi a livello di Giunta e consiglio regionale. Lo rileva, in un’interrogazione a risposta scritta, il primo firmatario, Gigi Ponti, consigliere regionale del Pd:
“Questo centro è specializzato perché rispetta le esigenze specifiche dei pazienti, è dotato di locali adeguati ad accoglierli, permette la continua presenza di un familiare, offre un approccio clinico interdisciplinare, gestisce le difficoltà di comunicazione, è in grado di soddisfare le necessità di eseguire indagini clinico-strumentali in sedazione farmacologica, permette la riduzione dei tempi di attesa – elenca Ponti –. Con una delibera di dicembre, Regione ha previsto l’implementazione dell’attività delle equipe multidisciplinari che gestiscono le problematiche di assistenza ai pazienti disabili. Inoltre, è stato approvato all’unanimità dal consiglio regionale, nell’ultima sessione di bilancio, un ordine del giorno che impegnava la Giunta a garantire adeguati stanziamenti per stabilizzare questa importante esperienza”.
Eppure, sottolinea il consigliere Pd, “nonostante questi impegni, il servizio è ancora in situazione di precarietà e non c’è un impegno per lo stanziamento di risorse stabili per l’arruolamento di personale sanitario strutturato dedicato. Questa situazione, che si reitera da tempo, mette in perenne discussione la prosecuzione delle attività del centro, lasciando una fetta di popolazione molto fragile senza cure appropriate o a dover attendere tempi insostenibili per poterle ricevere”.
Per questo Ponti interroga la Giunta e l’assessore alla Sanità Gallera per sapere “quali azioni intendano mettere tempestivamente in atto per garantire stabilità al lavoro del centro di odontoiatria per disabili di Carate Brianza e quali siano i tempi di attuazione del progetto previsto nelle Regole di sistema 2020 di ampliamento e diffusione delle equipe di personale sanitario multidisciplinari per gestire le problematiche di assistenza ai pazienti disabili”.
Milano, 28 gennaio 2020