Un bilancio di previsione privo di idee e di anima, quello approvato in consiglio regionale martedì scorso, e ancora più deludente per quanto riguarda i trasporti, già in profonda crisi tra treni scadenti e in ritardo, aumento dei biglietti e tagli di spesa che ogni giorno creano pesantissimi disagi ai pendolari lombardi. Unica buona notizia una norma, proposta dal Pd con un emendamento e approvata dalla maggioranza, che evita il pagamento dell’Iva da parte delle agenzie del trasporto pubblico locale, fa risparmiare 8 milioni di euro e riduce i tagli al servizio.
Bocciati dalla Lega e dai suoi alleati invece tre emendamenti presentati dal Pd e dai Lombardi civici europeisti del valore complessivo di 2 milione e 400 mila euro sul 2020 per gli studi di fattibilità del prolungamento delle metro milanesi, la linea M2 da Cologno a Vimercate, la Linea M4 verso il sud ovest milanese (Corsico e Buccinasco ) e la M4 verso Segrate. La Lega ha preferito presentare e far votare dall’aula altri 3 emendamenti, del tutto simili, ma che rinviano la destinazione delle risorse al 2022, il che significa, di fatto, non essere in grado di presentare i progetti al Governo e poter chiedere i fondi fino al 2024. A rimediare, almeno in parte, al rinvio votato dalla maggioranza, è stata l’approvazione di un ordine del giorno che impegna la giunta a stanziare fondi per le metro milanesi entro il 2020, questo però solo a patto che anche gli enti locali mettano a disposizione una parte delle risorse.
“Ci auguriamo – commenta il capogruppo del Pd in consiglio regionale Fabio Pizzul – che l’impegno sia mantenuto. Da parte nostra incalzeremo la giunta affinché sia assunto prima dell’assestamento di bilancio del luglio prossimo”.
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