Almeno un presidio socio sanitario territoriale per provincia. A chiederlo è il gruppo regionale del Partito democratico con un ordine del giorno allegato al bilancio di previsione 2020- 2022, che sarà discusso in consiglio regionale settimana prossima.
Il modello lombardo di presa in carico dei malati cronici ha preso il via nel gennaio 2018 con l’invio di oltre tre milioni di lettere, ma in realtà non è mai decollato. Come ha evidenziato anche la delibera delle regole di sistema, presentata mercoledì scorso in commissione Sanità, degli oltre 3 milioni di cronici lombardi ne sono stati presi in carico solo 259.335, circa il 10%. Un fallimento totale del progetto che stride con la costante crescita della domanda di presa in carico che necessita, oltre che di cure strettamente sanitarie, dell’assistenza necessaria a mantenere alta la qualità della vita dei pazienti.
Una delle ragioni del fallimento del progetto di presa in carico è indubbiamente la mancata realizzazione della rete dei presidi socio sanitari territoriali (PreSST), pensati per integrare le prestazioni di carattere sanitario, sociosanitario e sociale, indispensabili per la presa in carico, in strutture che offrono servizi ambulatoriali e domiciliari, degenze per cure intermedie, subacute e riabilitative. L’efficacia del modello è dimostrata dai risultati positivi ottenuti nelle regioni dove sono già operative strutture analoghe ai PreSST, come il Piemonte e l’Emilia Romagna. In particolare, in Emilia Romagna, dove sono attive 110 Case della salute, le ricadute positive sono davvero significative: gli accessi al pronto soccorso per i codici bianchi si sono ridotti del 21,1%, sono calati i ricoveri ospedalieri e si è intensificata l’assistenza domiciliare sia medica che infermieristica.
La mancata realizzazione dei PreSST in Lombardia comporta invece il ricorso massiccio agli ospedali, soprattutto al pronto soccorso, anche per i codici bianchi, il che genera gravi problemi di gestione del sistema sanitario nel suo complesso.
Per rimediare a quella che ormai è una grave disfunzione del sistema e garantire ai cittadini servizi socio sanitari più vicini ed adeguati il Pd, con il bilancio di previsione, chiede siano stanziate le risorse necessarie a realizzare, entro il 2020, una rete capillare di PreSST su tutto il territorio regionale.
Redazione NovitàSettegiorniPD488