«Il segretario della Lega e Senatore Salvini che definisce la Corte Costituzionale “Corte Islamica” eviti il sarcasmo e rispetti le sentenze della Corte, massimo garante dei principi della nostra Costituzione, soprattutto se si è uomini delle istituzioni Ogni cittadino ha doveri e diritti, come la libertà di culto che non può essere lesa per fini di propaganda». Così l’On. Elena Carnevali ribatte alle dichiarazioni del segretario della Lega Matteo Salvini dopo la bocciatura da parte della Consulta della legge regionale sui luoghi di culto, fortemente voluta dalla Lega e approvata nel febbraio del 2015.
In merito interviene anche il consigliere regionale Jacopo Scandella, che allora guidò il gruppo del Pd in Aula contro una legge giudicata ideologica e sbagliata: “La legge regionale sui luoghi di culto non rispetta la Costituzione: noi lo dicevamo cinque anni fa e ora la sentenza della Consulta dimostra che avevamo ragione. Ma che cosa è successo in questi cinque anni? I Comuni si sono trovati a dover approvare uno strumento in più, in mezzo a mille complicazioni, senza poter dare risposte a tutte le confessioni religiose, Chiesa cattolica inclusa, che chiedevano di realizzare un luogo di culto o di aggregazione. Questa legge non serviva alla sicurezza ma alla propaganda e alla fine è l’unica cosa che rimane di questo castello di norme volute in primis dalla Lega. Le libertà di espressione, di parola e di culto sono nella nostra Costituzione e vanno difese con forza, perché sono ciò che ci distingue dai totalitarismi e che, in ultima analisi, ci rende più forti.”
La sentenza della Consulta boccia i commi 2 e 5 della legge regionale per il Governo del Territorio che riguarda l’obbligo per i comuni di redigere il piano delle attrezzature religiose come atto separato del piano di governo del territorio, in assenza del quale non potevano essere insediate nuove strutture religiose o nuovi luoghi di culto.
Milano, 5 dicembre 2019