LETTERA AL DIRETTORE
Egr. Direttore,
da sempre, ma soprattutto negli ultimi anni, una delle criticità maggiori della sanità pubblica lombarda riguarda le liste d’attesa.
Un problema profondo che la Regione Lombardia ha dimostrato di non riuscire, o volere, risolvere.
In questa legislatura, come Pd, abbiamo presentato diverse proposte per affrontare la questione e attivare un vero e proprio piano straordinario. Prima, fra tutte, l’istituzione di un’Agenda unica di tutti gli erogatori, pubblici e privati accreditati, per poter ottimizzare le prenotazioni di visite ed esami e consultabile anche dall’utente; a seguire: l’estensione degli orari in cui effettuare visite ed esami, l’intervento sull’attività intramoenia nelle strutture i cui tempi di attesa sono troppo lunghi e l’inserimento del taglio dei tempi di attesa tra i criteri di valutazione dei direttori generali.
La nostra ipotesi di intervento si basa su quanto è stato realizzato, con grande successo, in Emilia Romagna e, dopo aver studiato quel modello, lo abbiamo sottoposto anche alla maggioranza lombarda che lo scorso luglio ha accolto la nostra proposta inserendola nel Piano Regionale di sviluppo. Oggi la ritroviamo nella nota di aggiornamento al Documento economico e finanziario regionale che riprende gli obiettivi del Piano e che sarà approvato dall’aula alla fine di novembre.
Per i lombardi, se si darà davvero corso a questa proposta, ci sarà un miglioramento radicale nei tempi di attesa per visite ed esami.
Sull’agenda unica, finora, avevano prevalso le resistenze degli operatori privati, mentre mai prima d’ora la Regione aveva accettato di intervenire sull’attività intramoenia dei medici nelle strutture con i tempi d’attesa troppo lunghi, né di valutare in base a questo criterio i direttori generali. Questa volta, però, la possibilità di una svolta concreta e pragmatica che è anche già stata collaudata altrove, c’è. A questo punto dipende solo dalla Regione e da come saprà e vorrà realizzarla per risolvere l’annoso problema dei tempi delle liste d’attesa.
Matteo Piloni
Consigliere regionale
Milano, 12 novembre 2019