“E anche oggi non ci siamo fatti mancare niente, nel comasco, in termini di disagi per il trasporto su rotaia. Ecco perché ribadiamo che adesso davvero ‘Basta Trenord’, come recita lo slogan della nostra campagna”, lo dice Angelo Orsenigo, consigliere regionale del Pd, riportando le ennesime lamentele dei pendolari comaschi e ricordando la raccolta firme e il volantinaggio che il Partito democratico lombardo, assieme al Gruppo regionale del Pd, sta facendo in tutta la regione.
“Già il treno delle 6.49 per Rho ha aperto la giornata con 25 minuti di ritardo. Quello delle 7.07 per Stazione Centrale, a Milano, ne ha contati 23, arrivando, per dire il vero, già dalla Svizzera con 12 minuti, e viaggiando con metà vagoni chiusi. Per l’affollamento, a Seregno, ci sono stati momenti di tensione tra i viaggiatori che volevano salire, e ci raccontano di una rissa sfiorata. Pendolari che si sacrificano tutta una vita e che finiscono per litigare tra loro per colpa della scellerata gestione di Regione Lombardia a trazione leghista e di Trenord”.
I ritardi sono continuati per tutta la mattina fino ai 48 minuti del 7.38 per Milano Certosa, tra l’altro soppresso da Chiasso a Seregno, e ad alcune cancellazioni: “L’8.13 per Porta Garibaldi, ma anche il 6.09 da Porta Garibaldi, che si è fermato a Seregno invece di proseguire verso Chiasso, e il 6.39, sempre da Porta Garibaldi, totalmente cancellato. E in questi ultimi due casi significa che gli studenti che dai paesi si recano a Como a scuola, come pure i lavoratori, non ci sono mai arrivati, perdendo forse la giornata di lezioni o arrivando tardi al lavoro”.
La raccolta di firme ha l’obiettivo di chiedere a Regione Lombardia di archiviare l’esperienza di Trenord e di progettare una diversa prospettiva per il servizio ferroviario lombardo.
Spiega Orsenigo che “nel 2020 scadrà il contratto di servizio con Trenord e, come Pd, chiediamo alla Regione cosa abbia intenzione di fare. Vogliamo ricordare che in tutto questo va chiamata in causa anche Fs perché c’è soprattutto un problema di flotta, e, nonostante gli annunci, la Regione non è riuscita ad avere quasi nulla di nuovo da Trenitalia. Perciò, bisogna mettere mano a Trenord: la Regione non sta governando a dovere il trasporto ferroviario. Oggi ne abbiamo avuto l’ennesima dimostrazione”.
Milano, 29 ottobre 2019