Le problematiche legate ai frontalieri e ai ristorni, il nuovo accordo con la Svizzera e le novità che comporterà, la soglia del 4% di frontalieri residenti sotto la quale quei ristorni vengono persi: sono questi i temi al centro dell’audizione, tenutasi in Commissione speciale rapporti tra Lombardia e Confederazione elvetica, con Roberto Fornasiero, sindaco di Fino Mornasco, e Fiorenzo Bongiasca, presidente della Provincia di Como.
“Abbiamo ascoltato le questioni legate al tema dei ristorni e alla presenza dei frontalieri sul territorio dei nostri Comuni”, fa sapere Angelo Orsenigo, consigliere regionale del Pd e segretario della Commissione.
Ma a preoccupare alcuni sindaci, che si sono ritrovati proprio in questa situazione, è in particolare la percentuale stabilita da Regione Lombardia come criterio per la ripartizione delle compensazioni fiscali derivanti dalla tassa dei lavoratori frontalieri in Svizzera: “Sotto il 4% di frontalieri residenti il ristorno è attribuito non più al Comune, ma alla Comunità montana oppure alla Provincia. E basta che a mancare all’appello sia anche un solo cittadino frontaliere – continua Orsenigo –. Oltre tutto, vige solo in Lombardia: il Piemonte, ad esempio, ha un altro modello, senza percentuale e centrato praticamente tutto sui comuni. Tuttavia, il criterio è stato confermato anche in anni e tempi recenti, almeno con due decreti, dal Ministero dell’Economia e finanze, che però ha recepito pareri espressi da Regione Lombardia, la quale, tra l’altro, continua ad applicare questa modalità in base a delibere del consiglio regionale risalenti al 1980”.
Per questo, al termine dell’audizione, si è concordato, vista la disponibilità, che “il presidente Bongiasca istituisca un tavolo di lavoro, cui parteciperanno i Comuni di frontiera interessati, che intanto elabori precise richieste a Regione Lombardia, delle quali mi farò portavoce”, conclude il consigliere Pd.
Milano, 19 ottobre 2019