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Orsenigo (PD): “Lancio un appello a istituzioni e politica, invitando tutti a sottoscrivere la raccolta firme”
“Invito tutte le istituzioni territoriali e tutte le parti politiche, senza distinzione di colore, a condividere la richiesta di revisione dell’Accordo di programma del nuovo ospedale Sant’Anna, un documento che oggi penalizza tutta l’azienda sanitaria, con una ricaduta negativa evidente sull’utenza, ovvero pazienti e familiari”, questo l’appello di Angelo Orsenigo, consigliere regionale del Pd e primo promotore della petizione (on line è su change.org all’indirizzo https://is.gd/ugf8H1) per chiedere che il milione di euro annuo derivante dalla sosta nel parcheggio dell’ospedale sia reinvestito nella struttura sanitaria a favore di cittadini e dipendenti e non incamerato solo da una parte. È inoltre richiesta una diminuzione del ticket del parcheggio a servizio dell’ospedale.
A dimostrare l’urgenza della richiesta, fa presente Orsenigo, “è la situazione che si sta verificando proprio in queste ore nei pronto soccorso del Sant’Anna e dell’ospedale di Cantù, che sono in un vero e proprio stato di emergenza. Occorre un cambio radicale di rotta: abbiamo le risorse per farlo, basta solo rivedere l’Accordo firmato nel 2003 e destinare i soldi derivanti dalla sosta nel parcheggio finalmente all’azienda ospedaliera. E per questo rinnovo l’invito a sottoscrivere la raccolta firme, in particolare alle istituzioni e alle forze politiche. Cerchiamo insieme di oltrepassare i confini dei comuni e guardiamo al bene dell’intera comunità”.
Il consigliere Pd fa presente, tra l’altro, che “ancora nel settembre 2013, il consiglio regionale approvò una mozione trasversale, sostenuta e proposta dal Partito democratico, insieme con Forza Italia e Lega, in cui si chiedeva di ‘procedere sia alla riduzione delle tariffe per gli utenti, sia all’esenzione dal pagamento per i dipendenti dell’ospedale Sant’Anna, nonché prevedere una suddivisione del gettito derivante dagli incassi in modo da garantire che gli stessi per una parte vengano riservati all’azienda ospedaliera e per la parte rimanente siano destinati agli enti locali sottoscrittori dell’Accordo di programma’, come recita testualmente la delibera. In pratica, lo stesso concetto che sottende la nostra petizione. È ora suonata di darle attuazione, per il bene delle nostre comunità”.
Milano, 1 febbraio 2019