“Se non funziona il sistema di refrigeramento delle carrozze la causa sarà anche del troppo caldo che manda in tilt l’impianto, ma la colpa è soprattutto della mancata programmazione e manutenzione che solitamente qualsiasi azienda di trasporto che si rispetti fissa già nel mese di marzo. Evidentemente per Trenord questa non era una priorità. Mi pare ovvio che a giugno possa fare caldo, seppur molto. Un’azienda seria programmerebbe le verifiche degli impianti, e la relativa manutenzione, mesi prima dell’estate e dell’orario estivo. Non possiamo che rimanere allibiti di fronte a questi continui disagi”.
I consiglieri regionali del PD Pietro Bussolati e Matteo Piloni intervengono in merito alle numerosissime cancellazioni annunciate da Trenord per la giornata di oggi in tutta la regione e ai problemi segnalati su molte linee, a causa degli impianti di condizionamento che non funzionano.
“Sono anni che denunciamo la mancanza di una programmazione seria ed efficace sulla manutenzione, ma chi di dovere fa orecchie da mercante e i disagi si presentano, questi sì con puntualità, ogni estate – incalzano i consiglieri dem – E pensare che la Lega in Lombardia vuole confermare il contratto di servizio a Trenord, senza verificare i risultati e senza modificare di una virgola il contenuto dell’accordo, fino al 2026, anno delle Olimpiadi. Ci presentiamo così a questo appuntamento?”
“Il mancato funzionamento del sistema di raffreddamento delle carrozze è solo la punta di un iceberg. Gli unici a beneficiare di questa situazione sono i numeri relativi alla puntualità dei treni, con buona pace dei tanti pendolari infuriati” concludono Bussolati e Piloni.
Alle dichiarazioni pomeridiane dell’assessore Terzi che, chiedendo a Trenord di limitare i disagi ha anche trovato il modo per incolpare il PD della vetustà del materiale rotabile, i due consiglieri hanno replicato dicendo che “La regione non può fuggire dalle sue responsabilità” e che “sarebbe anche ora di finirla con lo scaricabarile e con la presa in giro dei pendolari, la Regione Lombardia deve richiamare una volta per tutte Trenord a un piano di programmazione come si deve. Al momento, invece, ci ritroviamo solo con un piano emergenziale fallimentare e una governance in stallo, mentre tutte le altre regioni hanno già ottenuto e stanno ottenendo treni nuovi e con l’aria condizionata. I responsabili veri si chiamano: Formigoni, Cattaneo, Sorte, Maroni, Fontana e Terzi. La Terzi deve guardare in faccia la realtà e chiedere conto ai suoi predecessori e al suo partito, la Lega, che governa la regione da più di vent’anni e che ha la responsabilità del disastro che è sotto gli occhi di tutti”.
Milano, 27 giugno 2019