E’ stata approvata all’unanimità, questa mattina, in Consiglio regionale, la risoluzione sull’utilizzo dei fanghi in agricoltura che era stata elaborata da un tavolo specifico, appositamente istituito su richiesta del gruppo del PD, in occasione della gestione dell’emergenza della scorsa estate.
“L’obiettivo principale – hanno spiegato Patrizia Baffi e Giuseppe Villani, componenti del tavolo e delle commissioni Ambiente e Agricoltura – è quello di valorizzare i fanghi di alta qualità, perché siano riutilizzati, in un’ottica di economia circolare, per il recupero di elementi nutritivi (azoto fosforo e potassio) nei terreni resi esausti da un’agricoltura intensiva, senza dover attingere all’impiego di fertilizzanti chimici. Perché ciò sia possibile, però, ci devono essere regole certe e leggi adeguate che assicurino il rispetto di parametri di qualità e di purezza, impedendo, come peraltro espressamente previsto anche dalla direttiva europea, effetti nocivi sul suolo, sulla vegetazione, sugli animali e sull’uomo e assicurando che non venga compromessa la qualità del terreno, delle acque e della produzione agricola. E’ per questo che, come gruppo PD, chiediamo al Governo di prevedere la revisione di una legge ormai datata che dedichi particolare attenzione all’integrazione delle sostanze nocive e inquinanti da ricercare e sottoporre a controllo, oltre che ad un aggiornamento del sistema sanzionatorio”.
“Chiediamo inoltre – aggiungono i consiglieri – un incremento dei controlli effettuati da ARPA presso gli impianti di trattamento, sui fanghi e sui terreni. E a questo proposito, già il prossimo mese, durante l’assestamento di bilancio, potremo misurare la disponibilità della Regione a stanziare maggiori risorse”.
“Questo documento è un buon punto di partenza, ma non è ancora risolutivo per i nostri territori che richiedono leggi più stringenti e maggiore attenzione – concludono Baffi e Villani riferendosi al territorio lodigiano e a quello pavese – pertanto il nostro impegno non finisce certo qui e continueremo a vigilare, affinché non ci siano ulteriori anomalie e violazioni”.
Milano, 4 giugno 2019