È in aula ormai da tredici giorni la revisione della legge sanitaria lombarda proseguita, nella terza settimana, anche in sedute notturne e interrotta, solo mercoledì mattina, dalla discussione del Documento Economico Finanziario regionale.
Quindici gli interventi di questa settimana, sempre tutti di merito. Dalle questioni territoriali delle varie province – Cremona, Bergamo, Varese, Mantova – ai temi più generali della medicina di base, della governance, della rete ospedaliera, della medicina di genere, del terzo settore, della sanità di montagna.
Paola Bocci ha fatto il punto su salute e medicina di genere, consultori, servizi sanitari e sociosanitari per i minori più in difficoltà, soprattutto con disagi psicologici e neuropsichiatrici, affrontando anche il tema del ruolo delle associazioni di pazienti e dei familiari di pazienti. 👉il comunicato stampa 👉 il video 👉 l’intervento in aula consiliare
Raffaele Straniero si è concentrato sul problema dei piccoli ospedali e della sanità territoriale, facendo il punto sulle questioni più calde della sanità lecchese 👉il comunicato stampa 👉 il video 👉 l’intervento in aula consiliare
Il capogruppo Fabio Pizzul, durante il suo intervento notturno, ha usato l’espediente narrativo di un’opera in cinque atti, con un prologo e un epilogo, intitolata I lombardi alla crociata sanitaria, che ripercorre, atto dopo atto, i punti nevralgici della sanità lombarda: la presa in carico delle fragilità, i servizi territoriali, la medicina di base e la formazione, la relazione di cura 👉 il video 👉 l’intervento in aula consiliare
L’intervento di Angelo Orsenigo ha raccontato i problemi della sanità comasca, concentrandosi su tutte quelle figure fondamentali le cui voci sono state ignorate dalla non-riforma di Fontana e Moratti: operatori sanitari, medici di medicina generale, sindaci e territori. 👉 il video 👉 l’intervento in aula consiliare
Giuseppe Villani ha affrontato invece il problema della governance e della lottizzazione esasperata delle nomine, oltre a ripercorrere tutte le problematiche della sanità pavese. 👉il comunicato stampa 👉 il video 👉 l’intervento in aula consiliare
Jacopo Scandella ha parlato dei territori più periferici – soprattutto montani, ma anche situati nella bassa pianura – che in questi anni hanno subito un drastico calo dei servizi e, per questo, si stanno spopolando sempre di più, mortificati dalle politiche regionali che, invece di pensare alla salute, pensano al profitto e quindi alle aree più densamente popolate. Una sanità che abbandona la montagna, la bassa pianura e i territori più periferici è una sanità che semplicemente non funziona. 👉 il video 👉 l’intervento in aula consiliare
La fine della settimana ha riservato, però, alle minoranze una strana sorpresa che suona quasi come una beffa: giovedì sera, dopo più di due settimane di discussione e a poche ore dal termine previsto, la maggioranza ha depositato un pacchetto di emendamenti che introducono significative novità al testo di legge, addirittura mettendo in discussione le Case della comunità e introducendo nuove articolazioni territoriali, la cui efficacia è ancora tutta da spiegare e dimostrare, perché non c’è stato alcun confronto o discussione nel merito delle questioni. 👉 ecco il comunicato stampa di tutti i gruppi di opposizione.
👉Qui tutti gli interventi in Aula, giorno, per giorno, dei consiglieri del Partito Democratico
RedazioneN7ggPD