ORSENIGO (PD): “PER IL SUCCESSO DELLA CAMPAGNA VACCINALE È NECESSARIO POTENZIARE I PUNTI VACCINALI IN PROVINCIA DI COMO”
“Sui vaccini anti-Covid, in Lombardia e nel comasco è ancora caos nonostante la nostra provincia sia in zona arancione rafforzata e il quadro epidemiologico sia preoccupante” così Il consigliere regionale Angelo Orsenigo commenta l’ennesima delibera sul piano vaccini anti-Covid presentata oggi dall’assessore Moratti.
“La distribuzione dei punti vaccinali sul nostro territorio non è affatto omogenea. In alcuni è molto minore che in altri. Se per l’erbese e il comasco avremo degli hub rispettivamente a Lariofiere e in via Sportivi Comaschi con 18 postazioni vaccinali ciascuna, altre zone della provincia paiono scoperte. Per il resto della provincia avremo solo un hub per le vaccinazioni nell’oratorio del Comune di Centro Val d’Intelvi e uno in una tensostruttura che verrà allestita a Lurate Caccivio con sole 5 postazioni vaccinali ciascuna. Uno scompenso anche in confronto alla provincia di Varese che nel solo hub di Malpensa conta 80 postazioni vaccinali. Visto il disequilibrio torno a chiedere che Regione Lombardia trovi l’intesa con i sindaci del territorio per capillarizzare le vaccinazioni, invece che accentrare il tutto in pochi, grandi hub in modo da evitare lunghi spostamenti ai cittadini e scongiurare possibili assembramenti” continua il consigliere comasco.
“A rendere il tutto più incerto è la mancanza di un cronoprogramma ed è chiaro che senza una definizione puntuale e precisa dei tempi delle somministrazioni delle dosi ogni piano resta una lista dei desideri. Questo senza contare che la vaccinazione degli over 80 è ancora in alto mare anche sul nostro territorio dove si sono registrati numerosi rallentamenti e disagi per gli anziani che dovevano vaccinarsi” spiega Orsenigo.
“L’assessore Moratti ha poi dovuto ammettere il fallimento della piattaforma di prenotazione messa a punto da Aria tanto che è stato necessario siglare un accordo con Poste Italiane – conclude Orsenigo – Da sei mesi, infine, chiediamo una revisione della legge 23 ma in Commissione sanità la discussione non è neppure cominciata. In compenso vediamo che la giunta, senza aver avviato alcuna interlocuzione con i territori inizia a prevedere investimenti che ne presuppongono la modifica”.
Milano, 3 marzo 2021