Se in primavera abbiamo assistito a una pessima gestione della pandemia, tra scarsi approvvigionamenti di dispositivi di protezione, mancata trasparenza sui dati e numeri dei contagi e delibere sbagliare che non hanno protetto i fragili, oggi, nel pieno della seconda ondata di Covid19 in Lombardia ci troviamo ad affrontare la fallimentare campagna di vaccinazione antinfluenzale di Regione Lombardia.
Dopo infatti ben 12 gare per acquistare le dosi – l’ultima, aperta il 28 ottobre e chiusa il 29, per la fornitura di vaccini antinfluenzali per un totale di un milione e novecentocinquanta mila euro, Iva esclusa – oggi moltissimi cittadini, anche quelli compresi nella fasce garantite, ovvero i bambini sotto i 6 anni e le persone over 65, non riescono a vaccinarsi. Sia dal centralino telefonico di Regione Lombardia, sovraccarico di richieste, che dal portale prenotasalute con accesso Spid non si riesce a prenotare un appuntamento. Tutto esaurito, anche fuori provincia. Di più, i genitori che hanno accompagnato i bambini piccoli hanno avuto l’amara sorpresa: il famoso vaccino spray – quello tanto pubblicizzato da Regione Lombardia – non è mai arrivato. Forse a fine mese qualche dose. Mentre le altre regioni con anticipo hanno iniziato una massiccia campagna di vaccinazioni prima del picco influenzale previsto per fine dicembre, la Lombardia è ancora in alto mare.
Gianni Girelli, presidente Commissione d’Inchiesta regionale Covid 19