“La legge urbanistica regionale sulla rigenerazione, approvata lo scorso anno, impone ai comuni di alzare le tasse ai cittadini e li ostacola nel recupero delle periferie. È una legge deleteria, quindi è necessario che la Regione la modifichi”. Questo hanno detto Carmela Rozza e Matteo Piloni sostenendo l’assessore milanese Pierfrancesco Maran che nei giorni scorsi ha contestato la legge lombarda.
“Il caso di Milano è esemplare – spiegano Rozza e Piloni – una città già economicamente fiaccata dalla pandemia e dal lockdown che si vede imporre una decurtazione per legge regionale di 30 milioni di euro. Ma il problema riguarda tutti i comuni della Lombardia. La risposta della Regione alle amministrazioni comunali è di adeguare gli oneri di costruzione, quindi di aumentare le tasse in un momento in cui il Governo cerca di semplificare le procedure e di sostenere i settori produttivi. Ma c’è anche un risvolto di sicurezza, perché il PGT di Milano è congegnato per incentivare l’abbattimento degli immobili dismessi, fonte di insicurezza e di abbandono soprattutto nelle periferie, mentre la legge regionale incentiva a mantenerli in stato di abbandono per almeno cinque anni premiando i proprietari con volumetrie aggiuntive da utilizzare ovunque, quindi anche in centro dove risultano molto più remunerative, con buona pace delle periferie”.
E alle repliche fioccate dagli imprenditori e da Palazzo Lombardia i dem hanno controbattuto ribadendo che “L’errore principale che sta alla base di questa legge è il centralismo regionale: durante l’elaborazione della legge, avevamo chiesto di lasciare ai Comuni la possibilità, in base alle loro esigenze, di scegliere le premialità e le penalità da destinare agli operatori e invece la Regione ha voluto imporre le sue regole e ora i comuni non possono ma devono scegliere, in base a quanto stabilito dall’alto e non da loro. Quindi non è questione di guerre sante, ma semplicemente di specificità territoriale e – soprattutto in questo momento, dopo l’emergenza Covid – di risorse che scarseggiano per tutti: non solo per gli investitori, ma anche per gli enti pubblici. Inoltre, premiare chi mantiene gli immobili in uno stato di abbandono non offre certo un segnale di sicurezza, né tanto meno di qualità urbana”.
Redazione NovitàSettegiorniPD
La legge regionale approvata il 26 novembre 2019
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12 novembre 2019 – Rigenerazione urbana: legge sbagliata, ma grazie al PD danni limitati