Legge 194
BOCCI (PD): “REGIONE LOMBARDIA HA PERSO UN’OCCASIONE PER DARE PIENA APPLICAZIONE ALLA NORMA”
La legge di iniziativa popolare sulla disciplina della legge 194 in Lombardia, in discussione questo pomeriggio in consiglio regionale, non è nemmeno stata messa al voto: la maggioranza di centrodestra ha deciso di bocciare già tutti gli articoli. “È stata buttata al vento un’opportunità”, commenta a caldo Paola Bocci, consigliera regionale del Pd, che ricorda anche come questa fosse la prima legge di iniziativa popolare arrivata al consiglio in questa legislatura.
“In questo modo Regione Lombardia ha abdicato alla possibilità che aveva di intervenire nel merito della norma e vanificato lo sforzo fatto nella stesura della legge da persone competenti, che, in questo percorso, non hanno trovato l’attenzione giusta”, dice la consigliera Pd.
Bocci fa presente poi che “questo progetto di legge non ha avuto alcuna possibilità di confronto reale sui temi, né in Commissione Sanità, né in Aula, a partire dalla questione dei consultori che, al netto delle nuove linee guida del Ministero della Sanità, potevano rappresentare l’occasione per sanare il vulnus dei servizi sanitari. Bisognava intervenire, poi, per offrire tutto uno spettro di possibilità alle donne per limitare il rischio di recidive. Era necessario anche offrire maggior tutela e cura a coloro che si avvicinano all’idea dell’aborto. Regione Lombardia ha commesso un errore grave”.
La consigliera dem tiene a sottolineare infine che “per quanto mi riguarda, ho condiviso pienamente le proposte contenute nel progetto di legge che avrebbero consentito una piena applicazione della legge 194 in Lombardia, perché ancora non è così”.
Milano, 23 febbraio 2021
👉L’iter e il testo del progetto di legge sul sito del Consiglio regionale