“La situazione drammatica del Pronto Soccorso del Carlo Poma è sotto gli occhi di tutti in qualsiasi momento. Anche oggi, per esempio, alle 13,52, quando abbiamo scattato una fotografia dalla app Salutile: 73 persone presenti di cui 44 in trattamento e, delle restanti, in attesa 0 codici rossi, 5 codici gialli e 24 codici verdi. Non si può certo andare avanti così. Questa situazione è evidentemente la drammatica conseguenza di una riforma incompiuta, soprattutto per quanto riguarda la medicina territoriale che, a causa della carenza di medici e di strutture, non fornisce le risposte adeguate e costringe i cittadini a rivolgersi al pronto soccorso provocando un sovraffollamento difficilmente gestibile”.
Lo dichiara la consigliera regionale del PD Antonella Forattini in merito all’appello lanciato dal personale sanitario del Pronto Soccorso del Carlo Poma di Mantova, dove i pazienti in codice bianco o verde sono sempre più numerosi e aspettano fino a 12 ore, mentre il personale sanitario è ormai allo stremo e ha minacciato battaglia.
“La soluzione – spiega Forattini – potrebbero essere i presidi sociosanitari territoriali, i cosiddetti Presst, piccole strutture territoriali che rispondono ai bisogni meno urgenti, ma altrettanto importanti, soprattutto per le persone con cronicità complesse, fragili o non autosufficienti”.
“Queste misure, purtroppo, nella nostra regione sono rimaste solo sulla carta, mentre in Emilia Romagna le case della salute sono una realtà e la medicina territoriale funziona davvero, non è solo una promessa” conclude Forattini.
Milano, 15 maggio 2019